Ultime dal Medio Oriente del 10 gennaio 2023 a cura di Gabriella Grasso
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Una parola un link nell’articolo sottostante
2022: un anno micidiale per i bambini palestinesi /
Secondo le Nazioni Unite l’occupazione ha ucciso 75 palestinesi”
In Palestina sono stati uccisi dalle IOF nelle ultime due settimane 9 persone: Adam Ayyad, 15 anni
Jana Zakarna di 16 anni Amer Ghazi Zeitoun. 16 anni Fuad Mahmoud Abed, 17 anni Mohammad e Yousef Muteir
Muhammad Samer Hoshiyeh, 22 anni Mustafa Daraghmeh, 23 anni
L’occupazione ha effettuato 8724 violazioni contro i palestinesi nel ’22/
È stato un altro anno di tragedia e di speranza. È questa speranza, sostenuta da numerose piccole vittorie che rende possibile la lotta per la loro libertà / Sei gli sviluppi importanti che hanno segnato il ’22: il conflitto a Gaza, di nuovo, la crescente resistenza armata, le incursioni e le uccisioni quotidiane, l’uccisione di Shireen Abu Akleh, l’ascesa dell’estrema destra, e l’aumento degli attacchi dei coloni / 30 invece sono state le azioni di impatto positivo per la lotta di liberazione nella seconda metà dell’anno: dai boicottaggi degli artisti alla solidarietà del nobel francese Annie Ernaux /
L’occupazione ha approvato un aumento del bilancio per le attività di ebraicizzazione a Gerusalemme / Nel ’22 ha demolito 950 case / e 58 scuole sono ora a rischio demolizione / mentre quasi 50 mila coloni hanno invaso la moschea di al-Aqsa / Un quotidiano ebraico ha rivelato i piani dei “Gruppi del tempio” contro la moschea per dividerla temporalmente e spazialmente / Secondo Lapid la presenza di Ben Gvir sulla Spianata è una provocazione deliberata che costerà vite umane. Avvertimenti da parte di re Abdullah di Giordania, da Hamas, dall’AP / e dalla Conferenza dei palestinesi in Europa / Ha lanciato l’allarme anche Shaykh Sabri, capo del Consiglio Superiore Islamico / e hanno attaccato Ben Gvir pure gli Ebrei haredi / Indetta inoltre una sessione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per discutere sulle violazioni israeliane contro al-Aqsa
Il patriarcato greco-ortodosso ha condannato l’assalto da parte dei coloni ad una delle sue terre a Gerusalemme Est/ mentre il governo israeliano si prepara a sfollare 8 quartieri a Masafer Yatta / espellendo con la forza mille residenti / prepara un pacchetto di sanzioni contro i palestinesi / e revoca la residenza in Cisgiordania a tutti quelli che si trasferiscono a Gaza / Qui ha aperto i condotti dell’acqua piovana per inondare le città, e distruggere le terre / mentre nel mare i militari massacrano i pescatori palestinesi e distruggono le barche. Come passeri in gabbia. / Nemmeno nei campi profughi ci sono posti sicuri. C’è un’estrema “precarizzazione” dell’infanzia, i bambini sono abusati, violati, arrestati, isolati: tutti crimini contro l’umanità. Tuttavia esiste un contro-processo per affrontare tutto questo, e passa attraverso il teatro, i film, il rap, la danza, i graffiti, i lavori artistici e il giornalismo. / Nell’anniversario dell’Operazione Piombo Fuso è giusto ricordare fonti come “Informazione Corretta” contraddetta poi dal lavoro puntuale di verità fatto da Vittorio Arrigoni.
L’Onu ha chiesto un parere legale sull’occupazione dei territori palestinesi / alla Corte penale internazionale / Un’informazione per i giudici dell’Aia: quella di Tel Aviv non è annessione, non occupazione temporanea, quindi è una perdita di tempo. Invitate i nuovi membri del governo all’Aia; ve lo spiegheranno loro stessi, e dedicate il vostro tempo e denaro ad attività più produttive / Menomale che le Nazioni Unite hanno pubblicato la lista nera delle compagnie legate alle colonie / Intanto aspettiamo la risposta della Corte sulla legalità della prolungata occupazione israeliana che dovrebbe arrivare per l’estate del ’23 /
Una fuga di notizie mostra una lotta feroce per la successione di Abbas / Secondo il nipote di Arafat è necessario porre fine al ruolo di alcune personalità / Un sondaggio rivela che senza negoziati né diritti, i palestinesi «votano» per la lotta armata /
La Tana dei Leoni non è un fenomeno transitorio, è una nuova fazione della resistenza palestinese / Secondo Issa Amro, difensore dei diritti umani e palestinese, resistere all’occupazione illegale comporta rendere l’occupazione della Palestina “costosa”, in modo che gli stessi governi, o chiunque altro coinvolto, perda di più (economicamente, politicamente, ecc.) di quanto guadagni sostenendo l’occupazione./ Ma per i palestinesi resistere ovvero – il sumud – è anche uno stato mentale, una “terza via” tra resistenza violenta e accettazione passiva. È la vita che deve continuare, ed è uno stile di vita, un insieme di atti quotidiani contro la subordinazione,
Questo è il nuovo governo, afferma “Breaking the Silence”: espulsione con la forza di mille palestinesi. L’affermazione che i residenti siano “invasori” è particolarmente eclatante se si considerano le prove d’archivio che dimostrano che la zona di tiro è stata istituita proprio allo scopo di impedire ai palestinesi di vivere lì / Ma definire nuovo questo governo accentua l’ipocrisia dell’occidente perché il regime non è cambiato molto, né nella sua autodefinizione né nel modo in cui tratta i palestinesi. Non comprenderlo equivale a una tacita approvazione delle politiche razziste, violente e coloniali reiterate nei Territori per 75 anni /
Quale ruolo avrà “Sionismo Religioso” nel prossimo governo israeliano? Per Smotrich e Ben-Gvir è centrale il concetto della terra “promessa da Dio” al popolo ebraico.
Dovrebbero entrare nel nuovo Parlamento israeliano nove coloni che vivono nella Cisgiordania occupata. Smotrich impedirá le costruzioni palestinesi espandendo le colonie israeliane, e Ben-Gvir, ministro della Sicurezza, avrà potere sulle operazioni di polizia, sulla polizia di frontiera, e sul sistema carcerario./
L’«unica democrazia» del MO rifiuterà i propri servizi a chi violerà i suoi principi: la proposta dell’estrema destra è diversa dalle leggi attuate in Germania nei decenni del nazismo? Soldati senza responsabilità legale delle loro azioni?/
Il Parlamento potrà annullare le sentenze della Corte, l’equilibrio sionista di “ebraico e democratico” comincia a crollare e per i palestinesi rimane solo la supremazia ebraica. / Il governo si muove con allarmante velocità verso ultranazionalismo, fondamentalismo, razzismo, fascismo e crollo delle strutture democratiche. L’occupazione sarà permanente, non temporanea, non ci sarà alcuna intenzione di concedere diritti nazionali alla metà delle persone che vivono tra il Giordano e il Mediterraneo. Tutto ciò richiede una risposta internazionale; non è una questione interna israeliana / Il “Sogno Ebraico” si trasforma in un incubo e affronta il momento della verità: secondo Pappé con questo nuovo governo, le sue politiche, l’enorme sostegno di cui gode fra gli israeliani, qualsiasi ebreo con un minimo di decenza può davvero continuare a sostenere e promuovere un “Grande Israele” che non è mai esistito e mai esisterà? / Secondo Liliana Córdova Kaczerginski non c’è altro modo che porre fine al progetto sionista, perché gli ebrei non sono un popolo, nel senso di una nazione, sono un gruppo di persone in tanti Paesi, come altri, così come ci sono protestanti in tante parti del mondo./
Si prospettano guai in vista? Il popolo ebraico stabilirà un diritto esclusivo e indiscutibile sulle alture del Golan, su Giudea e Samaria? Netanyahu autorizzerà un attacco unilaterale contro l’Iran? L’AP raggiungerà l’inevitabile conclusione?/ Secondo Grossman, Netanyahu rischierà di scoprire che dal punto in cui ha portato il sistema non c’è via di ritorno. Il caos che ha creato non potrà essere annullato o ammaestrato. Anche cento ex diplomatici israeliani hanno pubblicato una lettera aperta rivolta al primo ministro in cui esprimono la loro preoccupazione / Anche l’ebreo, critico del governo, sarà considerato un dissidente e chi guarda dall’esterno deve sapere che questo è solo l’inizio./ Un giornalista ultraortodosso per un tweet che elogiava un palestinese è stato arrestato con l’accusa di incitamento al terrorismo.
Meno dell’1% delle indagini dell’esercito israeliano sfocia in un procedimento giudiziario… le forze armate israeliane non riescono sistematicamente a condurre un processo credibile contro se stesse / Anzi il meccanismo di denuncia dell’esercito funge da facciata per la difesa dei soldati che danneggiano i palestinesi e nei rari casi in cui i soldati vengono perseguiti, ricevono condanne miti. Il soldato che ha ucciso Nawaf al-Attar è stato condannato a 45 giorni di servizio civile / E il soldato che ha ucciso al-Halak, autistico e disarmato, è stato promosso / Assurdamente, il nuovo governo cercherà di smantellare questa facciata. Non più pretese di giustizia, ma piuttosto politiche ufficiali di apartheid e supremazia ebraica./ Ai soldati non bisogna concedere l’immunità abbandonando i principi fondamentali dei processi di Norimberga contro i nazisti: la giustificazione di “stavo solo eseguendo gli ordini” non è una difesa.
Accanto all’esercito ufficiale, l’IDF, subordinato al controllo politico, nella Cisgiordania esiste una forza di polizia, piuttosto autarchica, costituita dai coloni, dalla Brigata Kfir e dalla Polizia di Frontiera, con comandanti laureati in accademie pre-militari religiose che instillano una visione del mondo messianica mentre educano gli studenti a identificarsi con il progetto di insediamento. Con il nuovo corso aumenterà la separazione tra queste due entità militari?
Sul fronte della comunicazione 130 giornalisti palestinesi sono stati arrestati nel ’22 e 20 sono attualmente detenuti/ nemmeno in Italia le cose vanno tanto bene considerato che a Torino e a Milano è stata censurata una campagna di affissioni che denunciava l’apartheid in Palestina
Tre ebrei critici nei confronti dell’occupazione sono stati espulsi dal partito laburista britannico in nome della lotta all’antisemitismo. / La Germania sta mettendo in atto un’oltraggiosa escalation contro le organizzazioni palestinesi, mentre poi vota “no” sulle risoluzioni Onu contro la glorificazione del nazismo./ Il Brasile invece ha condannato l’assalto di Ben Gvir alla moschea di al-Aqsa marcando un cambiamento di tono alla politica estera del Paese, dopo anni di sostegno a Tel Aviv sotto Bolsonaro./ Il parlamento dell’Oman ha votato per criminalizzare ulteriormente i legami con l’occupazione ampliando la legge sul boicottaggio / Il Cile sta per aprire l’Ambasciata in Palestina / e la Lega Araba ha scelto Gerusalemme come capitale permanente della stampa araba.
13 gennaio presentazione del primo Rapporto della Relatrice speciale delle Nazioni Unite, Francesca Albanese – con Amnesty International, il senatore Magni, lo storico Confino, l’antropologo Perugini, – Roma – e on line
Scarcerato dopo 40 anni Karim Younis. [guarda il video] e leggi “L’inno del ritorno e della liberazione” che Karim Younis ha scritto prima del suo rilascio / Qui in italiano: lascerò la mia cella
da INFOPAL tre video:
da INVICTAPALESTINA
OGNI LUNEDÌ – The Weekly Palestine, appuntamento video di notizie varie con aggiornamenti sulle lotte dei prigionieri
OGNI SABATO alle 18.30 proiezione online di un lungometraggio a cura del Palestine Museum