CORSI E RICORSI STORICI:
A CHI SERVE IL CASO COSPITO?

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Ho poco da aggiungere sul caso Cospito, l’Anarchico che dopo una condanna a dieci anni per avere gambizzato un dirigente dell’Ansaldo, e che, a pochi mesi dal fine pena, si è visto notificare una condanna ad altri venti anni per un attentato ad una Caserma dei Carabinieri a Fossano, con l’aggravante del 41bis. Poi ci sono le vicende politiche legate a presunti inchini a boss mafiosi, e una esposizione mediatica assolutamente ingiustificata.
Ed è proprio questa super esposizione mediatica che mi fa sorgere qualche dubbio su una possibile mini emergenza tutta italiana e magari perché no, se funziona, anche francese e tedesca. Visto che mancano diciannove giorni alla fatidica data del 24 Febbraio che  scandisce il periodo delle nuove emergenze (2020 Covid e 2022  guerra in Ucraina), mi sovviene un pensiero indecente: dopo una emergenza globale, una continentale perché non crearne una nazionale? E quale è l’emergenza che ha funzionato sempre benissimo da dopo la strage di Piazza Fontana del 1969, dove venne accusato l’anarchico Giuseppe Pinelli, misteriosamente suicidatosi tre giorni dopo, gettandosi da una finestra del Commissariato di Milano e dall’omicidio di Aldo Moro?  L’emergenza terrorismo prima Anarchico e poi brigatista.
Ogni giorno leggiamo sulle agenzie di stampa di scontri di piazza tra Polizia ed Anarchici, anche  se guardando bene nulla in confronto alle centinaia di  manifestazioni tra luglio e dicembre 2021 quando la società civile era scesa in piazza in difesa dei diritti Costituzionali calpestati da Mario Draghi e non difesi da coloro che attualmente muovono apparentemente le leve del comando.

Il Governo Meloni a mio avviso usa il caso Cospito come strumento di distrazione di massa per evitare che la gente si concentri su temi pericolosi, come la guerra in Ucraina, con tutte le sue conseguenze militari ed economiche, la ratifica del MES, le nuove norme Europee sulle classi energetiche e le disposizioni alimentari. E poi c’è il problema sul reddito di cittadinanza che potrebbe in autunno creare tensioni sociali soprattutto nel Sud d’Italia.
Immagino il Presidente del Consiglio, riunito con gli alti vertici delle forze di polizia e dei servizi segreti, che fa il punto della situazione: come evitare che un maggior numero di persone prenda coscienza dell’inganno perpetrato in questi anni e si incazzi?
Quale è il modo migliore per fare abbassare la testa dopo periodi di consapevolezza? Ripiombare l’opinione pubblica nella paura. Ma visto che  l’invasione aliena per ora non è fattibile e Godzilla dorme ancora nella terra cava in Antartide, dai polverosi scafali di Castro Pretorio viene rispolverata  l’emergenza Terrorismo. Logicamente ci vuole il nulla osta dei padroni americani, ma credo che non abbiano problemi a riattivare vecchie cellule dormienti anni ’70, che possano insegnare a giovani 007 come ripristinare forme di terrorismo che sembravano sparite.
Gli Anarchici hanno sempre messo bombe da 150 anni, hanno ucciso Re, e potenti, ma sempre protetti in terra elvetica, la terra delle Banche e dei centri Massonici.
Se la ricetta dovesse funzionare qui da noi, potrebbero pensare i tecnocrati di Bruxelles di esportarla in Francia e Germania per calmare i bollenti spiriti di quei popoli poco abituati alle prevaricazioni del potere.
Molta attenzione dobbiamo fare nei prossimi giorni e Dio non voglia mai che ci scappi il morto da una parte o dall’altra, sarebbe l’inizio del vero incubo per tutti.
Stefano Becciolini

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