In Ucraina,l’esercito si ritira da linee strategiche consentendo alle forze russe di avanzare. Un tentativo ucraino di aprire un secondo fronte nella regione di Kherson è fallito, causando la morte di 25 assaltatori ucraini addestrati dai britannici. L’avanzata russa a ovest di Avdeevka sta sfondando le linee difensive ucraine. La NATO riconosce il fallimento del suo sostegno a Kiev e si prepara a entrare nel conflitto, mentre le élite politiche e militari russe sono pronte per qualsiasi sviluppo.
Ed in questo scenario bellico, non proprio favorevile per la NATO, che ha investito enormi risorse e svuotato il suo arsenale, è stato dato l’ordine ai burattini guidati dagli anglo americani di firmare accordi e fare dichiarazioni.
Nell’ordine:
1) La Meloni, in visita a Kiev, ha firmato a nome dell’Italia un trattato simile alla ‘Triplice Alleanza’ della Prima Guerra Mondiale. Che vincola il nostro Paese agli interessi ucraini su economia, sicurezza e difesa.
2) Macron pochi giorni dopo sonda l’opinione pubblica su un possibile invio di truppe da gettare nel conflitto contro la Russia.
3) Gli Stati Uniti, attraverso le dichiarazioni del capo del Pentagono, Lloyd Austin, inviano un messaggio agli Alleati ed al Congresso Americano che non vuole stanziare fondi per Kiev, con il quale si avverte che se l’Ucraina perdesse la guerra, la NATO dovrà intervenire contro la Russia..
E la Germania da che parte sta, dopo che americani e inglesi con un palese atto di guerra gli hanno fatto saltare il gasdotto ed hanno gettato, quella che era la locomotiva d’Europa, in recessione. Molti si domandano che gioco stia facendo il Cancelliere tedesco Scholz, soprattutto ora che è uscito l’audio di 40 minuti in cui alti ufficiali della Bundeswehr (Forze Armate Tedesche) discutono della pianificazione di attacchi al ponte di Crimea, menzionando anche colleghi statunitensi e britannici coinvolti nel conflitto. Tra coloro che se lo chiedono vi è anche il quotidiano Repubblica che, con un articolo di Ezio Mauro, attacca il cancelliere tedesco. Da notare che Repubblica cita a sostegno delle sue tesi Roderich Kiesewetter, esperto di difesa della CDU e colonnello in pensione della Bundeswehr , noto per le sue posizioni russofobe e guerrafondaie: Intercettato da Repubblica, l’ex colonnello della Bundeswehr e capo del Copasir tedesco, Roderich Kiesewetter (Cdu), è tranchant. ‘Dobbiamo partire dal presupposto che l’audio sia stato reso pubblico adesso dai russi per un motivo ben preciso. Che può solo essere quello di impedire a tutti i costi l’invio di Taurus da parte della Germania, dopo che il cancelliere è finito sempre più sotto pressione per le sue affermazioni false’. I russi hanno segnalato, dunque, che ‘hanno materiale per ricattare i decisori in Occidente, che usano per intimidirli e manipolarli’. Secondo Kiesewetter, il leak è un chiaro avvertimento al cancelliere perché tenga duro sui missili. Ed è anche il sintomo, conclude Kiesewetter, che ‘la Russia teme i Taurus perché sono molto efficaci’.”
Conclusioni:
Nessuna conclusione o ipotesi più o meno catastrofica. Siamo immersi in un gioco di spie e di governi esattamente come ai tempi della guerra fredda. Solo che il blocco non è più sovietico, ma russo orientale con la Cina alleata, sia economicamente che militarmente, e con altri paesi come l’Iran che nutrono odio verso gli americani.
Nota curiosa:
Il passo successivo dopo l’enorme successo dell’intervista a Putin e la morte di Navalny, è stato il viaggio della Meloni a Kiev ed il suo accordo di un lustro su economia, difesa e sicurezza, avvenuto sabato 24 febbraio. Vi ricorda qualcosa questa data? Il 24 febbraio? Per i più distratti:
il 24 febbraio 2020 segnò l’inizio del “Reset” con la pseudopandemia, mentre il 24 febbraio 2022 segnò l’inizio dell’operazione di denazificazione e/o invasione dell’Ucraina.
Stefano Becciolini