Ultime dalla Germania

Ecco gli aggiornamenti dalla Germania dal nostro corrispondente Marco Facchinelli da Bamberg, Germania.

“Un mostro di burocrazia” – così i medici di base definiscono le nuove regole per i tamponi in Germania.

A breve in molti casi i test anticovid saranno soggetti a un costo.
Ci si chiede quindi se gli studi medici debbano quindi raccogliere tasse per il governo. La novità ha incontrato pesanti critiche da parte dei medici di famiglia. L’Associazione tedesca dei medici di base ha criticato le future regole a proposito di test anticovid con un pagamento aggiuntivo di tre euro.

“Queste leggi sono un mostro burocratico con alcune normative da far rizzare i capelli”, ha affermato lunedì il presidente Ulrich Weigeldt. Non è compito degli studi medici verificare se qualcuno andrà a un concerto la sera, ad esempio.

Il fatto che i pazienti debbano fornire informazioni in una sorta di autodichiarazione in caso di dubbio, porta a burocrazia, molte domande e ambiguità. “Fare l’esattore per uno stato ormai inefficiente”?

Weigeldt ha chiarito che gli studi medici sarebbero stati costretti a raccogliere tre euro per i test, il che in realtà potrebbe rivelarsi solo uno scherzo. “I medici di base non sono i raccoglitori di denaro di uno stato troppo oberato di burocrazia.”

In linea di principio, sarebbe giusto limitare i test di massa senza reale motivo e aumentare la qualità dei test. “Inoltre, anche le condizioni da selvaggio West in alcuni centri di test covid devono essere migliorate”.

Secondo un accordo del governo federale, l’offerta di test corona rapidi gratuiti per tutti terminerà questa settimana. Da giovedì i “ test per i cittadini” rimarranno gratuiti solo per alcuni gruppi a rischio e categorie protette.

Quindi stando alle nuove regole in futuro dovranno essere pagati tre euro di tasca propria per test: ad esempio, prima di andare ai concerti al chiuso, prima di feste importanti in famiglia o visite agli anziani, oppure dopo contatti considerati a rischio. Il regolamento mira a ridurre di miliardi i costi per il governo federale, che finora ha finanziato completamente i test.
Gli stati federali potranno comunque liberamente decidere se rilevare il costo di tre euro o se farlo pagare alla cittadinanza.

 

L’ex ministro dell’Istruzione Von Dohnanyi: Più a lungo dura la guerra, maggiori sono i pericoli per la Germania

L’ex ministro Klaus von Dohnanyi ha recentemente pubblicato il libro “Interessi nazionali”, che analizza il ruolo della Germania nel cambiamento geopolitico. Con la guerra in Ucraina, la sua analisi ha acquisito ancora più peso.

Di recente ha parlato con diversi media della necessità di negoziati di pace e della necessità che la Germania difenda i propri interessi, sia con gli Stati Uniti che con la NATO. Il nuovo libro “Interessi nazionali” di Klaus von Dohnanyi, ex ministro federale dell’Istruzione e primo sindaco di Amburgo per molti anni, è ora un bestseller.

Nel libro egli fa un “sobrio inventario” di come la Germania può rappresentare con successo i suoi “interessi nazionali” di fronte alla globalizzazione, all’adesione all’UE e ai cambiamenti geopolitici.

Per lui è ancora importante proteggere gli interessi di una nazione, anche in tempi di globalizzazione. Non si tratta altro che di “identità politiche regionali che hanno interessi linguistici, culturali [e] politici comuni”.

Lo scrisse prima della guerra in Ucraina, ma anche allora affrontava le crescenti tensioni tra Russia e Ucraina. La sua prognosi era che se la NATO avesse continuato a insistere sull’espansione verso est e avesse costretto l’ammissione di Ucraina e Georgia, ci sarebbe stata la guerra. E così è successo. Un grave errore da parte dell’Occidente, come ha chiarito von Dohnanyi in un’intervista a Deutsche Welle (DW) all’inizio di questo mese.

La NATO avrebbe dovuto lottare per trovare altri modi per stabilizzare la regione, ha affermato. Per quanto riguarda il ruolo della Germania nella guerra in Ucraina, von Dohnanyi può ben comprendere l’approccio cauto del cancelliere Olaf Scholz.

Nonostante le molte aspettative che Scholz agisse in modo più deciso e sostenesse maggiormente l’Ucraina con mezzi militari, c’è il serio rischio che la guerra si diffonda ulteriormente in direzione dell’Europa occidentale, ha affermato l’ex ministro federale. Scholz è uno dei politici che ha tenuto d’occhio gli effetti a lungo termine della politica. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i Verdi rappresentano invece la politica a breve termine.

Il tour italiano di Alexander Ehrlich

Il noto attivista austriaco Alexander Ehrlich, tra i più attivi protagonisti della protesta austriaca ed europea, organizzatore di tutti i principali appuntamenti di protesta in difesa dei diritti umani e della libertà di opinione sarà in Italia per un tour tra la metà di luglio e la fine di Agosto.

Insieme con altri collaboratori viaggerà in camper lungo la nostra penisola mostrando le azioni di protesta pacifica e non violenta attraverso semplici passeggiate lungo le nostre città in particolar modo nelle zone balneari e che hanno portato in Austria ad importanti risultati e vittorie di tutto rispetto.

Chi volesse sostenere questo tour organizzando un comitato di accoglienza locale e facendo loro sentire la tipica ospitalità italiana può contattare il nostro gruppo Telegram Rete Informazione Europea. Non sono necessarie donazioni in denaro, il vostro tempo e la vostra passione sono le uniche cose richieste.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del tour nelle prossime settimane.

 

 
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