
Unione e SPD raggiungono un accordo con i Verdi
Nei colloqui tra CDU/CSU, SPD e Verdi è stato raggiunto un accordo sul previsto pacchetto finanziario multimiliardario per la difesa e le infrastrutture. Lo ha confermato l’Unione al canale ARD. Una fonte interna al Partito die Verdi ha dichiarato alla Reuters che l’accordo è stato stipulato.
I gruppi parlamentari CDU/CSU, SPD e Verdi sono stati informati dell’esito dei negoziati in riunioni separate. Successivamente, il capogruppo parlamentare della CDU/CSU, Friedrich Merz, ha preso la parola in una conferenza stampa: per il finanziamento delle spese per la sicurezza è stata concordata un’eccezione al freno all’indebitamento. Ciò vale anche per le spese degli Stati.
100 miliardi di euro del fondo infrastrutturale da 500 miliardi di euro, finanziato tramite debito, saranno destinati alla tutela del clima e alla ristrutturazione dell’economia rispettosa del clima. Inoltre, altri 100 miliardi di euro sono riservati agli stati federali.
Dopo giorni di discussioni, la CDU/CSU e la SPD hanno trovato un compromesso con i Verdi. Il compromesso è stato adottato all’unanimità dal suo gruppo. I Verdi sono riusciti a negoziare cambiamenti significativi nei negoziati.
Il capogruppo parlamentare e del partito SPD Lars Klingbeil ha definito l’accordo con la CDU/CSU e i Verdi un potente impulso per il Paese. “Insieme al centro democratico abbiamo gettato le basi affinché la Germania possa rialzarsi e proteggersi”, ha affermato dopo una riunione del gruppo parlamentare. “Maggiore sicurezza, nuova crescita e buoni posti di lavoro, migliori infrastrutture e maggiore protezione del clima: tutto questo può essere affrontato con tutte le forze”.
La CDU/CSU e la SPD hanno bisogno dei voti dei Verdi nel Bundestag per poter approvare il loro pacchetto finanziario con la maggioranza necessaria dei due terzi. I partiti discutono da giorni di possibili compromessi, Precedentemente i Verdi hanno respinto il pacchetto. Temono che una coalizione nero-rossa non utilizzerà il fondo speciale finanziato con il debito per rafforzare le infrastrutture, ma finanzierà invece indirettamente le proprie promesse elettorali, come la pensione di maternità e la riduzione delle tasse nel settore della ristorazione.
Dovranno anche passare al Bundesrat, il Senato, ma anche qui ci vogliono 2/3 e sarà più difficile perché presente ancora l‘alleanza di Sarah Waageknecht, la quale ha già dichiarato di non dare il suo consenso e anche FDP voterà contrario.
Dato che la Corte Costituzionale di Karlsruhe ha rigettato la richiesta die Linke e di AfD di illegittimità del vecchio Parlamento a effettuare modifiche alla Costituzione, affermando che formalmente è possibile e giudicando cosí senza tener conto del valore democratico che il vecchio Parlamento sia stato bocciato dagli elettori.
Ultima speranza era quella di far convincere il Presidente della Camera ancora in carica di chiamare il nuovo Parlamento e non quello vecchio e quest‘ultima sarebbe stata costretta a farlo se AfD e i Linke insieme lo avessero richiesto. AfD ha chiesto quindi ai Linke di farlo facendo intendere che non chiedevano una collaborazione ma solo di agire in questo caso per impedire la modifica della Costituzione con un Parlamento non più legittimo. I Linke però hanno rifiutato. (FONTE)