TUCKER CARLSON: l’Amministrazione BIDEN voleva UCCIDERE PUTIN

Dichiarazioni esplosive di Carlson

Tucker Carlson accusa Biden di aver tentato di assassinare Putin: accuse senza prove scuotono politica e diplomazia
Le dichiarazioni del commentatore conservatore rilanciano critiche all’ex amministrazione Biden, sollevando tensioni a livello internazionale e alimentando il dibattito interno sotto la presidenza Trump.

In un recente episodio del suo podcast, “The Tucker Carlson Show”, con il giornalista Matt Taibbi., pubblicato oggi 28 gennaio 2025, il commentatore  Tucker Carlson ha affermato che l’amministrazione Biden avrebbe tentato di assassinare il presidente russo Vladimir Putin. Carlson non ha fornito prove a sostegno di questa affermazione.
Queste dichiarazioni hanno suscitato reazioni sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto affermando che i servizi di intelligence russi adottano costantemente tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza pubblica e quella dei funzionari statali, in particolare del capo dello Stato.

Al momento, non esistono prove concrete che confermino un tentativo da parte dell’amministrazione Biden di assassinare il presidente Putin. Le affermazioni di Carlson rimangono non verificate e non supportate da evidenze.

Antony John Blinken Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America nell’amministrazione Biden dal 2021 al 2025

Con Donald Trump nuovamente presidente degli Stati Uniti, le dichiarazioni di Tucker Carlson sull’ipotetico tentativo dell’amministrazione Biden di assassinare Vladimir Putin assumono un significato particolare, soprattutto alla luce delle migliaia di amnistie che ha concesso l’ex presidente prima della fine del suo mandato.

Le affermazioni di Carlson potrebbero essere viste come un tentativo di rafforzare la narrativa critica verso l’ex amministrazione Biden, dipingendola come coinvolta in azioni clandestine e potenzialmente destabilizzanti.

Questa narrazione potrebbe essere sfruttata dalla presidenza Trump per consolidare il supporto interno, ribadendo l’idea di una rottura netta con le politiche dell’amministrazione precedente e posizionandosi come portavoce di trasparenza e stabilità.

A livello internazionale, le dichiarazioni di Carlson potrebbero alimentare tensioni con la Russia, nonostante il rapporto più pragmatico e meno conflittuale che Trump ha storicamente mantenuto con Putin.

Il Cremlino potrebbe utilizzare queste affermazioni per giustificare misure di sicurezza straordinarie o per alimentare la narrativa di un’Occidente ostile, pur evitando accuse dirette contro la nuova amministrazione Trump.

Un’accusa di tale gravità, anche se priva di prove, rischia di complicare gli sforzi di Trump per stabilire rapporti più distesi con Mosca, soprattutto se percepita come parte di una retorica destabilizzante.

Tuttavia, la possibilità di dialogo tra Trump e Putin potrebbe mitigare eventuali malintesi e trasformare la situazione in un’opportunità diplomatica.
Stefano Becciolini

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