
Crisi in Romania: Iohannis si dimette, tensioni e proteste nel paese.
Il Presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha annunciato ieri le sue dimissioni, che saranno effettive a partire dal 12 febbraio 2025. Questa decisione è stata presa per evitare una crisi politica derivante dalla mozione di sospensione avanzata da partiti di destra in Parlamento.
Il mandato del Presidente Iohannis era stato esteso oltre la scadenza naturale del 21 dicembre 2024, in seguito all’annullamento delle elezioni presidenziali da parte della Corte Costituzionale, a causa di presunte interferenze russe nel processo elettorale.
Ricordate gli “influencer di TikTok?”. Le nuove elezioni presidenziali sono programmate per il 4 maggio 2025.
Durante il periodo di transizione, il Presidente del Senato, Ilie Bolojan, assumerà le funzioni di Presidente ad interim, garantendo la continuità istituzionale fino all’elezione del nuovo Capo dello Stato.

Il Presidente Iohannis ha dichiarato: “Per risparmiare alla Romania questa crisi, questa evoluzione inutile, rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente della Romania”.
Dopo l’annuncio delle dimissioni del presidente Klaus Iohannis, avvenuto ieri, si sono verificate manifestazioni in Romania. A Bucarest, sostenitori di Călin Georgescu si sono scontrati con la polizia davanti al palazzo del governo, portando all’uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla.
Queste proteste riflettono una crescente polarizzazione politica nel paese, con tensioni tra sostenitori di diverse fazioni politiche. Inoltre, negli ultimi mesi, partiti di estrema destra hanno organizzato manifestazioni contro Iohannis, accusandolo di usurpare la sua posizione dopo l’annullamento delle elezioni presidenziali da parte della Corte Costituzionale per presunte interferenze russe.
Le dimissioni del Presidente Iohannis segnano un momento delicato nella storia politica della Romania, aprendo la strada a una nuova fase istituzionale.
Stefano Becciolini