
Pressioni sull’FBI per nuovi documenti su Epstein: Bondi chiede trasparenza sulle informazioni ancora celate.
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Il 27 febbraio 2025, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sotto la guida del procuratore generale Pam Bondi ha rilasciato una serie di documenti relativi a Jeffrey Epstein, suscitando reazioni contrastanti e nuove domande sulla gestione del caso.
I documenti rilasciati
I documenti resi pubblici comprendono:
– Registri di volo
– Una rubrica di contatti
– Un elenco di massaggiatrici
– Una lista di prove sequestrate

Nonostante l’attenzione mediatica, questi documenti presentano alcune problematiche:
– La maggior parte delle informazioni era già di dominio pubblico
– Non contengono rivelazioni significativamente nuove
– Hanno generato delusione anche tra i commentatori conservatori
In risposta alla limitata portata delle rivelazioni, Pam Bondi ha richiesto all’FBI di fornire ulteriori documenti entro il 28 febbraio 2025 (ore 8:00) ed haa vviato un’indagine sul possibile occultamento di informazioni, espresso inoltre preoccupazione che l’ufficio dell’FBI di New York possa trattenere migliaia di pagine di documenti non divulgati

Il procuratore generale Bondi ha dichiarato:
“Questo Dipartimento di Giustizia sta mantenendo l’impegno del Presidente Trump verso la trasparenza, sollevando il velo sulle azioni disgustose di Jeffrey Epstein e dei suoi co-cospiratori.“
Il Direttore dell’FBI Kash Patel ha aggiunto: “Se ci sono lacune, le troveremo. Se i documenti sono stati nascosti, li scopriremo.“

In qualità di rappresentante legale delle vittime di Jeffrey Epstein, l’avvocato Spencer Kuvin ha espresso valutazioni professionali riguardanti le potenziali implicazioni giuridiche per il principe Andrea alla luce delle recenti divulgazioni documentali. Secondo l’analisi dell’avvocato Kuvin, sussistono elementi che potrebbero generare prove fondate per il membro della famiglia reale britannica.
La documentazione recentemente resa disponibile potrebbe potenzialmente identificare individui precedentemente non associati pubblicamente alle attività illecite di Epstein, inclusi possibili complici o soggetti a conoscenza dei fatti. Nonostante la risoluzione extragiudiziale precedentemente concordata e le ripetute dichiarazioni di non colpevolezza da parte del principe Andrea, l’avvocato Kuvin ritiene che le nuove evidenze documentali potrebbero determinare l’apertura di ulteriori procedimenti investigativi nei suoi confronti.
Tale valutazione legale suggerisce che, nonostante gli accordi pregressi, l’emergere di nuova documentazione potrebbe comportare un riesame della posizione giuridica del principe Andrea nell’ambito dell’indagine complessiva sulla rete di contatti e attività di Jeffrey Epstein.

La questione rimane aperta, con molte domande ancora senza risposta riguardo alla rete di contatti e alle attività criminali di Epstein.
Stefano Becciolini