Quale Natale vogliamo salvare?

Si è entrati nel periodo natalizio nel Draghistan e mai come oggi mi sento di dover fare delle riflessioni e rispolverare lo spirito e i valori che questa festività tramanda.

Natale in Draghistan (o nel Draghi-Reicht) lo puoi vivere in diversi modi.
Puoi utilizzare il marchio verde per fare finta che tutto sia come prima, andare alle cene, spettacoli, la settimana bianca… Puoi andare fare shopping per riempire l’Albero di Natale di oggetti, fondamentalmente superflui visto che miracolosamente abbiamo tutto il fondamentale.

Oppure puoi scegliere di non usare il marchio verde e potrai continuare a fare la tua vita da consumatore, ma da solo come un sorcio, perché non potrai mangiare se non a casa tua, o a casa di chi ti invita, se ti invitano. Sarai spinto verso la nuova normalità un po’ più forte rispetto agli altri. Potrai farti un bell’albero con le lucine, metterci sotto dei regali, sperando che tu abbia lo stipendio per poterlo fare, e far passare questo natale scimmiottando quelli precedenti facendo finta di nulla.

Oppure puoi provare qualcosa di nuovo. Puoi provare a riesumare i valori natalizi e accoglierli grattandogli tutto il materialismo che gli si è incrostato sopra nei decenni.
La follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.
Seguire questo principio ci fa vedere una strategia di resistenza che non ha bisogno di leader o di organizzazione ma solo di scelte individuali e di sopravvivenza.

Sono mesi che si manifesta in strada senza risultati. La strategia è bloccare la linfa del sistema, i soldi. Con un ricatto sul reddito, si aspettano un Natale di consumi? AZZERIAMOGLIELI!

STOP LAVORO, fermiamoci e lottiamo pacificamente per i nostri diritti non andando a lavorare, in qualsiasi modo. Riprenditi il tuo tempo, che è la tua vita, per riflettere, creare i tuoi regali, stare con la famiglia.
STOP NATALE CONSUMISTA, riprendiamoci di questa festa restituendole il suo calore spirituale, soprattutto in questa situazione divisiva. Solidarietà, fratellanza, riflessione, rinascita.
STOP CENTRI COMMERCIALI e MULTINAZIONALI, che hanno distrutto le economie. Compriamo solo beni essenziali nei PICCOLI NEGOZI e BOTTEGHE, nei MERCATI.
STOP PAYTV, che continuano a mentirci, indottrinarci, e distrarci dai veri problemi. Meglio un libro, vita sociale, corsi di formazione o crescita, attività fisica, giochi in famiglia, hobby.
STOP CARTE e POS, che controllano e lucrano sugli acquisti. Usiamo i CONTANTI che sono liberi (per ora!).
PRELIEVI COORDINATI OGNI VENERDI, svuotiamogli le casse prelevando il massimo possibile. Li metteremo in crisi.
STOP DISPOSITIVI ELETTRONICI e SOCIAL MEDIA Incontriamoci e parliamo.


1 commento su “Quale Natale vogliamo salvare?”

  1. Lella gabri

    Non credo che quanto messo in atto fino ad ora sia sufficiente x fermare il piano che hanno in mente x portare a termine il loro reset.
    Approvo quello che hanno fatto in Romania e in una isola sotto il dominio francese

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