
I finanziamenti di USAID a organizzazioni legate alle Open Society Foundations di George Soros sollevano interrogativi su trasparenza e ingerenza politica, tra accuse di interferenze estere e polemiche sul ruolo del magnate filantropo.
Negli ultimi giorni, sono emerse notizie riguardanti i finanziamenti erogati dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) all’East-West Management Institute, un’organizzazione partner delle Open Society Foundations fondate da George Soros. Secondo i dati disponibili su USASpending.gov, negli ultimi 15 anni, USAID ha destinato oltre 270 milioni di dollari a questa istituzione, con ulteriori 90 milioni di dollari assegnati attraverso vari contratti.

L’East-West Management Institute ha come missione il rafforzamento delle società democratiche, promuovendo la collaborazione tra governi, società civile e settore privato per costruire istituzioni trasparenti e responsabili. Le sue attività includono riforme giudiziarie, assistenza legale e iniziative sullo stato di diritto in paesi come Albania, Armenia, Cambogia e Georgia, oltre a programmi di formazione per la società civile in nazioni come Kirghizistan e Uganda.
Tuttavia, tali finanziamenti hanno sollevato preoccupazioni e critiche da parte di alcuni governi e leader politici. In Georgia, ad esempio, il governo ha avviato un’indagine su presunte influenze straniere, accusando l’ambasciata statunitense e USAID di agire contro gli interessi del paese. Analogamente, in Slovacchia, il primo ministro Robert Fico ha richiesto informazioni su organizzazioni non governative e giornalisti locali che avrebbero ricevuto finanziamenti da USAID, sostenendo che tali fondi siano stati utilizzati per scopi politici interni.

In risposta a queste critiche, le Open Society Foundations ribadiscono che il loro obiettivo principale è sostenere iniziative che promuovano la democrazia, i diritti umani e la trasparenza governativa. Le collaborazioni con USAID e altre agenzie internazionali mirano esclusivamente a rafforzare le istituzioni democratiche e a promuovere società aperte e inclusive.
Stefano Becciolini